Tumore della prostata e PSA
CHE COS’ È LA PROSTATA?
La prostata è un organo impari, mediano, della grossolana forma di una castagna posta sotto la vescica che circonda a “manicotto” l’uretra e che, per motivi ancora oggi ignoti, dopo i cinquant’anni subisce modificazioni cominciando a dare disturbi nell’urinare in 1 uomo su 5. In stretto rapporto tra prostata e vescica, si trovano le vescichette seminali. Tali organi, insieme ai testicoli ed alla prostata, concorrono a produrre il liquido seminale che grazie ai dotti deferenti verrà convogliato nel canale uretrale (uretra) ed eliminato all’esterno. A volte ad infiammazioni prostatiche si associano anche quelle vescicolari (prostato-vesciculiti).
A COSA SERVE LA PROSTATA?
La prostata è un organo formato da ghiandole che contribuiscono alla produzione di fluido spermatico necessario per l’eiaculazione e per il mantenimento della motilità e vitalità degli spermatozoi, che vengono prodotti a livello del testicolo e convogliati all’uretra tramite il dotto deferente.
Sezione di prostata Anatomia della pelvi
SE LA PROSTATA DISTURBA
Se la prostata si ammala si può ingrandire in modo benigno, si può infiammare in modo acuto, può essere vittima di croniche riacutizzazioni infiammatorie o, peggio ancora, diventare sede di tumore se non diagnosticato in tempo. Insomma la prostata, quando diventa sede di patologia, fa urinare male.
Cosa vuol dire?
Vuol dire che non si urina bene. Parafrasando il mondo sportivo, il mitto (o getto urinario) non è più competitivo: si urina sulla punta delle scarpe, si ha la sensazione d’incompleto svuotamento della vescica, cioè si ha la consapevolezza di non “farla tutta”, si possono avere bruciori, sangue nell’urina o, peggio, la temibile ritenzione che consiste nell’impossibilità di urinare, pur avendone voglia.
COSA FACCIO?
Ho superato i 50 anni, e non sono contento del mio modo d’urinare: a cosa devo pensare? Prostata benigna? Prostata maligna? Ml PRENOTO PER FARE IL DOSAGGIO DEL PSA (SEMPLICE ESAME DEL SANGUE), ALLO SPECIALISTA SARA MOLTO UTILE PER INQUADRARE I MIEI DISTURBI.
Ma cos’è questo PSA: qual è la sua funzione, qual è il significato del suo aumento nel sangue, che valori deve avere per essere considerato normale, e se ha valori alterati cosa ci può essere?
Iperplasia prostatica benigna
About #BPH with @StefaniaFerret MD, Head of Endourology & Mininvasive Surgery at @PoliclinicoMO
— Quanta Surgery (@quanta_system) December 5, 2023
1️⃣What is Benign Prostatic Hyperplasia
2️⃣ Benign Prostatic #HyperplasiaDisorders and how to deal with them
3️⃣The importance of the #urologicalvisit
4️⃣ How the visit works#menhealth pic.twitter.com/kpLSe8xerA
PSA
Abbiamo visto come la prostata sia costituita da un insieme di ghiandole situate sotto la vescica attorno al canale che porta fuori l’urina dall’uretra. Abbiamo prima parlato di manicotto ed anche visto come la funzione di queste ghiandole sia quella di fabbricare il liquido in cui vengono custoditi e veicolati gli spermatozoi; inoltre essi producono anche una sostanza specifica che serve a ritardare la coagulazione e l’essiccamento del liquido seminale fuori dall’organismo. Questa sostanza si chiama Antigene Prostatico Specifico (PSA). Solo quindi le ghiandole della prostata producono il PSA ed è per questo che il PSA È SPECIFICO DELLA PROSTATA.
La maggior parte del PSA è presente nel liquido seminale ma una piccola quantità si diffonde nel sangue dove è possibile rintracciarla e dosarla. La presenza del PSA nel sangue tende ad aumentare con l’età tanto che nell’anziano il quantitativo di PSA nel sangue è maggiore che nel giovane. Anche perché nell’anziano la prostata è di volume maggiore che nel giovane e quindi andiamo a sottolineare un altro concetto importante: più la prostata è grossa più possiamo avere un PSA aumentato dato che esso è prodotto dalle ghiandole prostatiche. Più ghiandole ci sono più ci può essere produzione di PSA.
Ma il PSA può essere più alto anche in altre situazioni che non hanno nulla a che vedere col tumore, come, per esempio, l’ingrandimento benigno della prostata, le infezioni o infiammazioni ed altre ragioni che ci sfuggono.
Fatto il prelievo di sangue mi reco a ritirare la risposta: se i valori di riferimento sono da 0 a 4 tutto bene.
Con valori superiori che debbo fare, quale sarà il mio destino?
Per valori superiori a 4 è consigliabile una visita specialistica dall’urologo che mi visiterà la prostata. Se nella mia famiglia ci sono stati casi di tumore prostatico, mi reco a fare una visita anche per valori superiori a 3.

ESPLORAZIONE RETTALE
L’esplorazione rettale è una vecchia, ma sempre consigliabile, manovra diagnostica che dà informazioni preziose sullo stato, le dimensioni e sui rapporti della prostata con gli organi vicini.
E’ possibile, con questo semplice atto, diagnosticare delle prostate ingrossate in modo benigno, infiammate o anche tumorali.
Oggi, di fronte a valori del PSA superiori a 4 pur in presenza di un’esplorazione rettale negativa, solitamente si deve effettuare un’ecografia transrettale con biopsie multiple.
Tale esame viene condotto esclusivamente dallo specialista urologo.
ECOGRAFIA PROSTATICA TRANSRETTALE CON AGOBIOPSIA
La manovra si effettua ambulatoriamente, è lievemente fastidiosa ma ben tollerata sfruttando anestestetici locali.
Può avere come conseguenza immediata o nei giorni successivi l’emissione di qualche goccia di sangue nel liquido spermatico, dal retto o nella minzione che solitamente si risolvono spontaneamente.
Difficilmente si verificano rialzi febbrili o cistiti perché l’assunzione di antibiotici per alcuni giorni è d’obbligo.
Quale sarà la risposta e il mio futuro? Con l’esame istologico dei frammenti prelevati si ottiene la diagnosi di malattia benigna o di tumore.
PRIMA DOPO
LA PAROLA AL CHIRURGO
Oggi abbiamo tante frecce a nostra disposizione per combattere e curare il tumore della prostata, se sussistono le indicazioni dopo un corretto inquadramento clinico.
PROSTATECTOMIA RADICALE – Consiste nell’asportazione in blocco della prostata e delle vescicole seminali e nel ripristino della continuità delle vie urinarie mediante anastomosi (riattaccamento dell’uretra alla vescica). È la migliore opzione terapeutica nel caso di tumore ancora confinato all•organo quando le aspettative di vita sono buone e comunque ipotizzabili superiori a 10 anni.
Gli inconvenienti che possono presentarsi dopo tale intervento sono principalmente due: incontinenza ed impotenza.
INCONTINENZA – Consiste nella perdita involontaria di urina (da poche gocce a perdite più cospicue). È fenomeno quasi sempre presente nei primi giorni dopo la dimissione. Di solito si risolve entro pochi mesi dall’intervento esercitando in modo pertinente i muscoli del pavimento pelvico quando si urina (ginnastica vescicale). Raramente resta uno stato d’incontinenza totale.
IMPOTENZA SESSUALE – Oggi è possibile mantenere la potenza sessuale dopo l’intervento se si riesce a rispettare o salvaguardare i fasci vascolari e nervosi posti nelle immediate vicinanze della prostata, necessari per l’erezione. Per far questo bisogna che il paziente sia fortemente motivato. sia giovane, che il tumore abbia certe caratteristiche di non troppa malignità e che sia situato all’interno della ghiandola senza propaggini periferiche.
Se ci sono queste condizioni è possibile eseguire Vintervento con la conservazione di questi supporti vascolo-nervosi che consentiranno di avere un certo grado di erezione. Nei primi momenti è comunque sempre necessario essere aiutati da farmaci specifici assunti per via orale o iniettiva intrapeniena (F.I.C).
Non dimentichiamo che il primo scopo dell’intervento chirurgico deve essere la guarigione da una brutta malattia e che il problema sessuale deve venire in secondo piano.
La RADIOTERAPIA che può essere effettuata sia dall’esterno che tramite infissione di materiale radioattivo (brachiterapia) direttamente nella prostata dà buoni risultati e viene riservata principalmente a soggetti che mal si adattano all’idea di un intervento chirurgico o quando le condizioni generali non lo consentono per un rischio operatorio troppo elevato.
La TERAPIA ORMONALE è efficace nel controllare la malattia: è in grado di bloccarla anche per lunghi periodi. Per questo si utilizzano farmaci a lento rilascio mediante iniezioni intramuscolari o per via orale. Tale terapia può coadiuvare l’intervento chirurgico o radioterapico o essere il primo strumento terapeutico in pazienti anziani con malattia limitata.
Come posso prevenire il tumore della prostata? Purtroppo come tanti altri tumori quello della prostata non è prevedibile.
Soltanto nei casi di familiarità positiva (nonno, padre, fratelli), si deve essere considerati più a rischio di contrarre la malattia. E comunque opportuno mantenere uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata.
IL TUMORE DELLA PROSTATA E L’ALIMENTAZIONE
Come raccomandato per numerose altre patologie, anche nel caso delle affezioni della prostata, un’alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura (soprattutto ortaggi gialli, pomodori e peperoni dotati di proprietà antiossidanti, sostanze ricche di vitamina A, D, E e il Selenio) non può che essere utile. La constatazione che i popoli orientali sono a basso rischio di patologia maligna prostatica ha indotto a pensare al possibile ruolo importante dei cibi. Per esempio, il licopene, contenuto soprattutto nei pomodori (specie se consumati cotti), è in grado di ridurre l’incidenza della malattia prostatica.
Il consumo di cereali, noci e legumi sono altri fattori dietetici con proprietà preventive per via del loro alto contenuto di fitoestrogeni. sostanze che hanno un effetto sull’equilibrio ormonale dell’organismo umano oltre che un notevole effetto antiossidante. E tuttavia improponibile pensare che una modificazione drastica dello stile di vita ed il cambiamento radicale delle abitudini alimentari possano svolgere un ruolo determinante nella prevenzione di questo tumore se adottate dopo la V decade di vita.
STILI Dl VITA
Alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura (oRtaggi gialli, peperoni -> Proprietà antiossidanti!).
Bere spesso anche fuori pasto
Si vino rosso ed attività sessuali
NO carni rosse e cibi grassi
NO fumo, superalcolici, birra
NO sedentarietà



